Jeddah, attacco a un impianto petrolifero non lontano dal circuito di F1.

Jeddah, attacco a un impianto petrolifero non lontano dal circuito di F1.

Poco prima della fine delle prime libere a Jeddah, una colonna di fumo si è alzata al cielo: le prime ricostruzioni parlano di un attacco da parte dei ribelli sciiti dello Yemen a un impianto petrolifero di Aramco. Si è sentita una forte esplosione ed è scoppiato un incendio. La Formula 1 attende indicazioni dalle autorità competenti ed è in corso un incontro. Tutti gli aggiornamenti

 

Momenti di grande tensione a Jeddah, dove in questo weekend corre la Formula 1. Poco prima della fine delle prime libere del GP dell’Arabia Saudia, infatti, una colonna di fumo si è alzata al cielo: le prime ricostruzioni parlano di un attacco per colpire gli impianti petroliferi di Aramco. Si è sentita una forte esplosione sarebbe stata causata da un razzo lanciato dai ribelli ed è scoppiato un incendio. E’ accaduto a poco più di 20 chilometri dal circuito.

Aerei militari sulla città, la F1 attende indicazioni

Aerei militari si sono alzati  in volo sopra alla città. Sui social i primi video impressionanti sull’accaduto, ma si attandono ancora ricostruzioni certe sull’accaduto. La Formula 1 ha reso noto che è in attesa di indicazioni da parte delle autorità competenti ed è in corso un incontro.

Non è il primo episodio, ma chi sono gli autori dell’attacco?

Già nei giorni scorsi si erano verificati eposodi analoghi. Gli autori degli attacchi sarebbero ribelli sciiti dello Yemen, gli houti, che nelle scorse settimane avevano lanciato droni e razzi verso l’Arabia Saudita. Attacchi intercettati dalle forze della difesa militare locale.

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