Guerra Ucraina-Russia, sanzioni Abramovich: beni congelati, stop vendita Chelsea. Le news

Guerra Ucraina-Russia, sanzioni Abramovich: beni congelati, stop vendita Chelsea. Le news

C’è anche il miliardario russo nell’elenco degli oligarchi sanzionati dal governo inglese: congelati tutti i suoi beni, implicazioni anche per il Chelsea. Fermata la vendita del club, stop anche al mercato e alla vendita di biglietti e attività di merchandising

GUERRA UCRAINA RUSSIA, LE NEWS

C’è anche il proprietario del Chelsea Roman Abramovich nell’elenco degli oligarchi russi sanzionati dal governo inglese, come misura di repressione per quanto sta accadendo in Ucraina. Al miliardario russo – che nei giorni scorsi ha comunicato la volontà di mettere in vendita il Chelsea, annunciando che i ricavati della cessione saranno donati alle vittime della guerra in Ucraina – verranno congelati tutti i beni. “Non ci possono essere posti sicuri per chi ha appoggiato l’attacco di Putin all’Ucraina”, ha dichiarato il primo ministro Boris Johnson. Oltre ad Abramovich, il governo inglese ha sanzionato altri sei oligarchi: il magnate Oleg Deripaska, i numeri uno dei colossi energetici di Stato Gazprom e Rosneft, Aleksei Miller e Igor Secin, nonché i banchieri Andre Kostin e Dmitri Lebedev, e Nikolai Tokarev, presidente del gigante pubblico delle pipeline Transnef.

Le implicazioni per il Chelsea
Il club potrà avere una licenza speciale per l’ordinaria amministrazione, ma la vendita della società al momento è stata bloccata, così da evitate che Abramovich possa trarre qualsiasi genere di profitto dalla cessione del club. Il Chelsea può continuare a pagare giocatori e staff, ma non può sottoscrivere nuovi contratti. Quindi Antonio Rudiger, Andreas Christensen e Cesar Azpilicueta, che hanno contratti in scadenza il 30 giugno, non potranno rinnovare col club. Inoltre, il Chelsea non potrà fare operazioni di calciomercato. Non potranno essere venduti i biglietti, ma solo chi è già in possesso dell’abbonamento potrà accedere a Stamford Bridge. I biglietti già acquistati sono validi, ma non se ne potrà acquistare di nuovi. Al Chelsea è stata bloccata anche la vendita di maglie o altro merchandising. Ad Abramovich, inoltre, è stato notificato il divieto di entrare nel Regno Unito.

La nota del Chelsea
“Il Chelsea Football Club è stato informato che il suo proprietario Roman Abramovich è stato sanzionato dal governo del Regno Unito – si legge in una nota diffusa dal club inglese -. Poiché è propietario al 100% del Chelsea, il club sarebbe normalmente soggetto alle stesse sanzioni imposte ad Abramovich. Tuttavia, il governo ha rilasciato una licenza che consente al Chelsea di continuare alcune attività. Disputeremo regolarmente le partite delle nostre squadre maschili e femminili oggi contro, rispettivamente, Norwich e West Ham e intendiamo avviare discussioni con il governo stesso in merito alla portata della licenza. Inclusa la possibilità di modificarla per consentire al club di operare nella maniera più normale possibile. Ci faremo guidare dal governo anche nella valutazione dell’impatto di queste misure sulla Chelsea Foundation e sul suo importante ruolo che svolge nelle nostre comunità”.

Governo inglese: “Vendita Chelsea potrebbe ancora avvenire”​
Un portavoce del governo ha fatto sapere che il governo non è contrario alla cessione del club, ma richiederebbe una licenza speciale e un’autorizzazione da parte del ministero del tesoro. Tutto questo per tutelare i tifosi del club, mentre il congelamento dei beni di Roman Ambramovich fa sì che non possa far soldi né dalla gestione né dall’eventuale vendita del Chelsea. “L’attuale licenza non consente al momento la vendita del club – si legge nella nota diffusa dal Dipartimento inglese di Cultura, Media e Sport -, ma il governo è aperto all’idea della vendita e prenderebbe in considerazione la richiesta di una nuova licenza che la consenta”.

Chi sono i possibili acquirenti del Chelsea
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Lo stop alla cessione del Chelsea cambierebbe i piani di tutti coloro che in questi giorni hanno mostrato interesse ad acquisire il club. Tra loro c’è sicuramente Nick Candy, imprenditore immobiliare britannico. Tifoso del Chelsea, il 49enne miliardario sta lavorando con alcuni investitori negli Stati Uniti per presentare un’offerta formale per diventare proprietario del Chelsea, con alle spalle un progetto di riqualificazione di Stamford Bridge. Non solo Candy, però: già altri imprenditori hanno manifestato ad Abramovich la volontà di formalizzare un’offerta. Tra questi, il miliardario statunitense Todd Boehly e il magnate svizzero Hasjorg Wyss, oltre all’uomo d’affari turco Muhsin Bayrak. Dopo il provvedimento del governo inglese, però, tutto al momento è bloccato.

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