Dal ritiro della nazionale francese, il centrocampista del Manchester United parla della differenza con il rendimento nel club: “Con la Francia va tutto bene. Con i Red Devils è dura, cambio tanto, mi chiedo quale sia il mio ruolo”. E parla di depressione: “Ne ho sofferto, a volte vuoi solo isolarti e stare solo”

Dal ritiro della nazionale francese, il centrocampista del Manchester United parla della differenza con il rendimento nel club: “Con la Francia va tutto bene. Con i Red Devils è dura, cambio tanto, mi chiedo quale sia il mio ruolo”. E parla di depressione: “Ne ho sofferto, a volte vuoi solo isolarti e stare solo”

Trascinatore con la maglia della Francia, meno con quella del Manchester United: Paul Pogba vive momenti differenti tra club e nazionale. In un’intervista concessa a Le Figaro, l’ex centrocampista della Juventus si sofferma sulla differenza di rendimento tra nazionale e club e ne individua le ragioni: “Con i Bleus gioco nel mio ruolo, sento la fiducia dell’allenatore e dei giocatori. Al Manchester è difficile essere coerenti quando si cambia spesso posizione, sistema di gioco o partner. Spesso mi chiedo quale sia davvero il mio ruolo nei Red Devils“. Difficoltà legate anche a problemi personali, come gli infortuni e la depressione: “Ne ho sofferto – ammette Pogba – i primi episodi si sono verificati negli anni di Mourinho allenatore. A volte capita di non sapere di essere depresso, vuoi solo isolarti e stare da solo: quelli sono segni inconfondibili. Parlare, essere ascoltato, tirare fuori tutta questa rabbia e questa depressione che ti sta mangiando, per me ora è d’obbligo“.

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Oltre alle difficoltà, Paul Pogba si sofferma anche sul Mondiale. La Francia punta a bissare il successo del 2018 anche grazie alla coesione del gruppo: “Andiamo d’accordo, siamo tutti sul pezzo. Qui siamo una famiglia. La Francia è casa mia, anche se siamo tutti solo di passaggio in nazionale: abbiamo imparato dai nostri errori. Siamo rimasti disgustati dalla nostra eliminazione da Euro 2020. Vogliamo tornare ancora più forti e spero di essere lì per aiutare la squadra a vincere questo Mondiale. Siamo affamati, i più esperti vogliono ancora vincere titoli e anche i giocatori con meno esperienza in nazionale sono molto ambiziosi”. Infine, il centrocampista francese, in scadenza di contratto con il Manchester United, parla anche di futuro, strizzando l’occhio al Psg: “Futuro in Francia? Perché no: è sempre bello giocare nel club con i compagni di nazionale. Il mio obiettivo è continuare a vincere“.

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